La storia della Spirulina, dalla notte dei tempi fino ai giorni nostri
Nel dettaglio scopriremo che cos’è la Spirulina, le caratteristiche e la sua origine
STORIA DI UN AMORE
L’esperienza personale spesso conta più di grandi conoscenze teoriche e questo vale, per chi scrive, con riferimento molto particolare alla spirulina.
Tre anni fa, pur conoscendo da tempo l’esistenza di questa “microalga”, stimolato ad approfondirne le proprietà da alcuni studenti masso-idroterapisti, attivi nel mondo delle palestre, confesso che avevo idee piuttosto limitate in merito.
Partendo da questo presupposto “autobiografico”, ritengo doveroso aiutare i lettori che si trovassero nella mia condizione di allora, a conoscere le caratteristiche assolutamente uniche di questo autentico tesoro della Natura, ricchissimo di innumerevoli sostanze bioattive.
Era finito da poco l’inverno e una polmonite non adeguatamente trattata e conseguentemente recidivata, mi aveva costretto a pesanti terapie antiinfiammatorie, associate ad antibiotici (e, fortunatamente, non era ancora di moda la famigerata“vigile attesa” che avrebbe imperversato l’anno dopo).
I farmaci hanno purtroppo anche effetti collaterali indesiderati, e non nefui risparmiato:
la febbre era passata, il quadro radiologico era normalizzato, ma bastavano pochi gradini di una scala per provocarmi affanno e tachicardia, tipica sintomatologia di pazienti molto più anziani di me, o affetti da patologie cardiache o polmonari.
L’esame del sangue chiarì subito la causa: emoglobina a livelli talmente bassi da comportare necessità di trasfusioni.
A quel punto avrei dovuto sottopormi alle consuete indagini endoscopiche per verificare la presenza di possibili ulcere (o peggio), che mi presi la responsabilità di non mettere in pratica, optando su una “ipotesi di lavoro”, assumendo rimedi come se un’ulcera fosse stata diagnosticata, per proseguire “ex juvantibus”, in funzione del decorso, trattandola farmacologicamente con prazoloci e con un protocollo enzimatico biodinamico, associando al trattamento preparati commerciali a base di ferro che non tollerai.
Mi rivolsi quindi ai fitoterapici ma, nonostante qualche miglioramento, l’emoglobina non risaliva e i sintomi persistevano.
Fu così che decisi di provare su me stesso ad assumere spirulina, di cui mi era noto l’elevato tenore in ferro: la debolezza iniziò a scemare fin dai primi giorni e, a distanza di tre settimane, il livello di emoglobina era raddoppiato.
DALLA NOTTE DEI TEMPI
Col termine generico di spirulina si intende il prodotto ricavato dalla essiccazione di un cianobatterio microscopico, dalle dimensioni lineari non superiori a 500 μ, appartenente al genere Arthrospira (erroneamente definito classificato come “microalga”), che cresce in acque dolci, caratterizzato da morfologia spiraliforme e allungata, discendente dei primi organismi viventi che comparvero sul pianeta, miliardi di anni fa.
Queste “microalghe” erano in grado di “catturare” la luce solare solare, trasformandola in energia di legame (fotosintesi clorofilliana) producendo ossigeno per l’atmosfera e direzionando la successiva evoluzione di organismi sempre più complessi, che utilizzarono comunque il materiale messo a disposizione dalla biomassa dei primi organismi.
L’Arthrospira platensis, e altre specie dello stesso genere, da cui si ricavala spirulina, ha quindi di fatto attraversato le ere geologiche contribuendo all’evoluzionebiologica di tutti i successivi organismi viventi, producendo energia e mettendo a disposizione tutti gli elementi costitutivi cellulari di vegetali e animali: un autentico tesoro di memorie biochimiche su cui oggi possiamo contare per integrare razionalmente una alimentazione purtroppo sempre meno naturale.
IL CIBO DEGLI DÈI DIVIENE SUPERALIMENTO
La spirulina è nota praticamente da sempre nel continente africano, dove cresce spontanea nella zona del lago Ciad, a sud del Sahara, al confine con Camerun, Niger e Nigeria.
Raccolta ed essiccata al sole dalle donne, che la chiamano “Dihé”, viene utilizzata per confezionare un impasto, successivamente cotto, che rappresenta la principale fonte alimentare di quelle aree.
Dall’altra parte del mondo la spirulina veniva utilizzata dalle popolazioni precolombiane del Centro America, dove era considerata “cibo degli dei”, la spirulina è stata definita quasi mezzo secolo fa “alimento del futuro” ai tempi della Conferenza Mondiale dell’Alimentazione dell’ONU (1974) e “miglior cibo del XXI secolo” dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, grazie alla presenza la completa di sostanze bioattive, in particolare proteine (con tutti gli amminoacidi, “essenziali” compresi), vitamine e sali minerali indispensabili alla fisiologia cellulare.
La spirulina rappresenta un alimento funzionale completo, ideale per tutti e, in particolare, per sportivi e per chi conduca una vita attiva (incremento della forza muscolare e della resistenza), oltre a godere di una vasta documentazione su possibili utilizzi negli ambiti più svariati:
- antiosteoporotici,
- immunostimolanti,
- antiossidanti,
- remineralizzanti,
- antianemici,
- disintossicanti,
- normolipemizzanti.
Particolare interesse poi va evidenziato per la crescente nicchia di vegetariani e, soprattutto, vegani, in cui è presente il rischio di carenze proteiche alimentari.
La notevole ricchezza in sali minerali basici inquadra la spirulina fra gli alimenti alcalini, utili nelle strategie di normalizzazione dell’equilibrio acido-base che diete “carnee” notoriamente spostano verso la condizione patologica di acidità.
Non esistono, di fatto, controindicazioni all’assunzione di spirulina, con le sole eccezioni di una rara malattia genetica, la fenilchetonuria (per la presenza dell’amminoacido fenilalanina) e dei pazienti in terapia anticoagulante (per la presenza di vitamina K).
Assolutamente priva di fondamento è la controindicazione in pazienti affetti da ipertiroidismo, originata dall’errata convinzione che la spirulina possa contenere iodio, derivante probabilmente dal termine “microalga”, che fa pensare ad acque marine, mentre il prodotto raccomandabile nasce da coltivazioni controllate in acqua dolce, risultando praticamente privo di questo elemento.
SPIRULINA ED ECOLOGIA PLANETARIA
Per nutrirci di proteine animali sono necessari mesi o anche anni (allevamento di animali da carne, produzione di latte e latticini,): con la spirulina abbiamo virtualmente una raccolta giornaliera, che rende disponibile il fabbisogno di sostanze vitali elaborate direttamente dalla luce solare.
Secondo FAO e Unicef, un solo chilogrammo giornaliero di spirulina potrebbe integrare l’alimentazione di mille bambini nelle aree povere del pianeta, contrastando un fenomeno, la malnutrizione, che coinvolge centinaia di milioni di bambini nel mondo.
La spirulina, quindi, fa bene alla salute umana e a quella del pianeta che ci ospita: considerazioni più che sufficienti per promuoverne conoscenza e diffusione: l’attuale modello produttivo e distributivo delle risorse alimentari stia distruggendo la Terra, alla luce di una crescita incontrollata della popolazione mondiale (pandemie a parte) all’interno di un sistema che consuma più risorse molto più di quante ne possa generare.
Il problema si estende drammaticamente allo spreco di acqua (la cosiddetta “impronta idrica”della carne è elevatissima: ne parleremo in un prossimo numero) e allo smaltimento dei rifiuti: gli allevamenti intensivi, al di là di aspetti etici sempre più sentiti come problema, comportano enormi quantità di deiezioni che inquinano mari e oceani, insieme alla plastica, in un drammatico processo di degradazione ambientale che mette a serio rischio la nostra vita e quella delle generazioni future, innescando anche un grave problema di sostenibilità, visto che le terre agricole utilizzate per produrre mangimi sono inevitabilmente sottratte a coltivazioni destinate all’uso umano.
COMPOSIZIONE DELLA SPIRULINA
Come si diceva, la caratteristica nutrizionale più rilevante della spirulina è la ricchezza in proteine, presenti in elevata percentuale (60% del peso secco, e anche oltre) con tutti gli aminoacidi, compresi gli otto considerati “essenziali” (fenilalanina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, treonina, triptofano, valina).
Una “carica” proteica svariate volte superiore a quella di qualsiasi carne, che si aggira mediamente intorno al 20%.
Il restante peso secco è determinato da carboidrati (15% fra lucosio, galattosio, ribosio, mannosio, e polisaccaridi), e poi acidi grassi essenziali, mono e polinsaturi (omega 3 e omega 6), provitamina A, vitamina D, vitamina E, vitamine del gruppo B, vitamina K e minerali indispensabili quali potassio, ferro, calcio, cromo, rame, magnesio, manganese, fosforo, sodio, selenio, zinco e altri oligoelementi.
La spirulina contiene anche antiossidanti sotto forma di ficocianine, clorofilla, carotenoidi(ß-carotene, ß-criptoxantina).
Si segnala che studi cinesi hanno evidenziato per le ficocianine un’azione di stimolo dell’emopoiesi, con meccanismo simile a quello della eritropoietina (EPO), ormone renale, che stimola la produzione di eritrociti da parte del midollo osseo, contribuendo a spiegare, oltre all’elevato contenuto in ferro, l’importante azione antianemica della spirulina.
IMPORTANZA DELL’ORIGINE
La provenienza di spirulina da parte di aziende qualificate, in grado di controllare tutte le fasi della crescita e della lavorazione, risulta di importanza fondamentale per evitare che il prodotto contenga anche metalli tossici (piombo, alluminio, arsenico) e sostanze chimiche inquinanti eventualmente presenti nell’acqua di coltivazione, problema sempre da monitorare e che coinvolge la massima parte delle falde acquifere di zone di produzione di spirulina a basso costo (estremo oriente in particolare).
La spirulina cresce spontaneamente solo in limitate zone del pianeta, con acque dal tasso di alcalinità elevato, adeguata concentrazione di sali minerali e temperatura compresa fra 30 e 40°C: la continua richiesta del mercato internazionale ha provocato la comparsa di coltivazioni spesso incontrollate, stimolando seri dubbi sulla qualità di prodotti proveniente da paesi privi di standard qualitativi a livello di produzione e controllo di contaminazioni.
Dopo decine di segnalazioni ricevute, l’agenzia nazionale francese di sicurezza sanitaria ANSES (https://www.anses.fr/fr) è intervenuta nell’agosto del 2017 segnalando che la spirulina può contenere, se coltivata in acque inquinate, cianotossine, batteri, varie sostanze chimiche e metalli pesanti.
In tal senso sono stati segnalati casi a Cuba, in Thailandia, in Messico, in India, e altri paesi, compresi USA, con seri rischi per la salute: da qui l’importanza fondamentale di utilizzare esclusivamente prodotti provenienti da aziende certificate.
La stragrande maggioranza della spirulina venduta in Italia è di importazione: invitiamo i nostri lettori a privilegiare prodotti italiani, decisamente più sicuri, evitando i rischi connessi al consumo di spirulina “low cost”, di dubbia provenienza.
A cura di
Massimo Enrico Radaelli,
Direttore scientifico ND
Dal canto nostro, noi di Ethos siamo orgogliosi di proporre ai nostri clienti una Spirulina Purissima.
Il particolare sistema di coltivazione “fotobios” ci permette di controllare e ottimizzare fattori come:
Luce, ambiente, nutrienti, temperatura, acqua e tutto quello che serve per creare un spirulina perfetta.
A differenza dell’allevamento in vasca che non è pienamente controllabile, con il metodo “Fotobios” riusciamo a garantire:
Massima sicurezza del prodotto e altissima resa nutrizionale.