Spirulina & Sport: Il Carburante Segreto di chi Percorre 330Km
Scopri come la Spirulina alimenta le straordinarie imprese di Giulia Vinco, campionessa UltraRunner.
NB. Quest'articolo è contenuto nell'edizione di Settembre 2023 della rivista mensile di Medicina, Salute, Alimentazione, Benessere, Turismo e Cultura “ND – Natura docet: la Natura insegna”
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Benvenuta tra i nostri Autori a Giulia Vinco! Classe 1990, scopre la corsa nel 2017 e, dopo pochi mesi inizia subito ad ottenere ottimi risultati nelle competizioni in montagna, vincendo la sua prima 50 km (Tartufo Trail Running) e la sua prima 128 km (La Via Degli Dei). Decide così di allungare ancora le distanze, cimentandosi nel Tor Des Geants, un giro della Valle d’Aosta di 330 km con 30000 metri di dislivello, che porta a termine in 119 ore. Ecologista convinta, si dedica anche al plogging, ovvero la corsa con raccolta dei rifiuti. Nel 2022, con l’ambientalista Roberto Cavallo, ha corso 370 km, dall’Elba alla Sardegna, passando per la Toscana e raccogliendo 373 chili di spazzatura in 5 giorni.
La Direzione scientifica di ND
Due parole per presentarmi
Dicono che sono un’atleta di Ultratrail, ma quando corro tra i boschi e sulle cime delle montagne io mi sento semplicemente un individuo perfettamente immerso nel proprio essere... troppo complicato? In realtà no: il Trail mi fa sentire viva, piena, realizzata. Partire per correre 50, 120,170 km per me è lo stesso: sarà un viaggio e potrò sentirmi, respirare, entrare nel vivo del mio essere, conoscermi.
Non è lo stesso a livello nutrizionale, ovviamente. Potrei stare delle ore a fare discorsi nutrizionali, calcoli sulle scorte glucidiche, sulle teorie dell’utilizzo dei grassi nell’endurance, ma esistono fior fior di articoli e professionisti per questo.
Certamente amo studiare e sperimentare su me stessa ciò che apprendo, ma penso che nessuna teoria sia completa per tutti: ognuno ha le stesse componenti di base, ma l’unicità è ciò che fa la differenza. Da dieci anni conduco uno stile di vita impossibile per alcuni, unico e inevitabile per me: la mattina la sveglia suona alle 4:00, mi alleno per 3 ore, scappo al lavoro e la sera rientro e ho pochissimo tempo per cenare ed andare a letto.
Nei weekend programmo uscite lunghe, anche di 8/10 ore, correndo per 50, 60, 80 chilometri. Questi ritmi mi hanno inizialmente privata di energie, nutrienti e forze, soprattutto perché sono vegetariana e allergica a uova e avena, i due alimenti chiave per chi segue questa alimentazione.
La mia scoperta della Spirulina
“Alimento degli dèi”, delle antiche civiltà precolombiane, oggi la Spirulina (“microalga”, in realtà cianobatterio del genere Arthrospira) è universalmente conosciuta quale “superalimento”, con la massima percentuale di proteine in natura, contenenti tutti gli amminoacidi, compreso quelli “essenziali” per l’uomo, ferro altamente assimilabile, sali minerali, vitamine ed oligoelementi indispensabili alla fisiologia umana. Scoprire la Spirulina è stato per me una autentica svolta: da quando l’ho testata, ho notato una sensazione di benessere generale, che mi ha permesso di eliminare tutti quei prodotti “da banco” che promettono di dare carica ed energia, ma che su di me non hanno mai sortito effetti tangibili. Mi sono sentita subito molto meno stanca e soprattutto, ho notato che il recupero si rivelava molto più rapido utilizzando la Spirulina rispetto agli amminoacidi a catena ramificata (BCAA) che assumevo in precedenza per “reintegrare” dopo gli sforzi fisici.
Lo scorso anno, ad esempio, ho partecipato ad un progetto di corsa con raccolta dei rifiuti (plogging), percorrendo in 7 giorni circa 370 km. Solitamente interrompendo lo sforzo per dopo riprendere, faccio molta fatica, in quanto le gambe si induriscono, la muscolatura è molto più stanca e i traumi si percepiscono maggiormente rispetto allo sforzo continuato.
Con Spirulina, ho avuto una sensazione di maggior riposo, maggiore mobilità e riduzione dei dolori muscolari dopo allenamento, i cosiddetti “DOMS”.
Ovviamente le dosi di cui necessito sono molto elevate rispetto a chi pratica un’attività blanda o nulla, per questo sono presto passata dalle compresse alla polvere.
Da qui le grandi difficoltà di assunzione dovute al sapore, che trovavo inizialmente poco gradevole. Poi ho conosciuto una particolare formulazione in scaglie, prodotta da coltivazioni in fotobioreattori, ed è stata una seconda svolta: le scaglie sono meno lavorate e mantengono al meglio tutte le proprietà di questo super alimento. Sono facilmente solubili e poco volatili e soprattutto, provare per credere, hanno un buonissimo sapore “salato” simile al lievito alimentare. Ne assumo un cucchiaio o due cucchiai al giorno, la mattina dopo l’allenamento e la sera prima di coricarmi. A volte ci condisco addirittura il riso, utilizzandole in sostituzione al parmigiano. Le compresse, invece, le utilizzo durante le trasferte, perché sono molto più comode da trasportare.
Oltre al sapore, ciò che mi ha indirizzata solo ed unicamente nei confronti di questa particolare Spirulina, voglio evidenziare la qualità e la sostenibilità del prodotto: la coltivazione in fotobioreattori e la successiva lavorazione, con essiccamento a bassa temperatura, preservano il valore biologico di questo prodotto italiano al 100% italiano e a km 0, requisito per me fondamentale (lo trovi qui).
Le barrette per il momento sono un mio privilegio: sto aiutando l’azienda produttrice a trovare la giusta combinazione di sapore, efficacia e digeribilità e devo dire che ci sono molto vicini. Durante le gare oltre i 50 km è molto importante per me introdurre cibi solidi e variare il sapore, in quanto le maltodestrine che assumo nelle prime ore di gara iniziano a darmi la nausea. Per questo le barrette che sto testando sono per me un’ottima soluzione.
Penso che un’integrazione a base di Spirulina sia utile in generale per tutti gli sport di endurance, per sostituire gli aminoacidi ramificati (BCAA), ma che aiuti anche la fase post workout nel Body Building e negli sport di forza al posto delle proteine del siero o dell’uovo.
Il trail running è uno sport traumatico, difficile da praticare ed allenare, che richiede un’attenzione maniacale ad ogni aspetto, dall’allenamento alla nutrizione pre, post e durante le gare. Spirulina è una dei miei alleati principali: quando non c’è lo sento.
Non penso servano raccomandazioni o consigli: è sufficiente un periodo di prova di un mese per comprendere al meglio gli effetti e godere dei benefici di qualcosa di naturale, che di certo richiede molta meno lavorazione di altri tipi di proteine.
A cura di
Giulia Vinco
Atleta di Trail Running del team Brooks
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