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Il Mondo dentro di noi.

Impariamo a conoscere probiotici e prebiotici per capire quale grande aiuto possono offrire gli integratori a base di Spirulina.

Pur deliziandosi dei manicaretti che la sua cuoca personale, Albina (“Suor Intingola”) preparava, Gabriele D’Annunzio amava definire l’intestino “il triste sacco, nella convinzione, comune fino a tempi recenti, che l'intestino fosse solo un contenitore, destinato a “lavorare” alimenti in fase digestiva, per prepararli all’assorbimento:

oggi sappiamo invece che l’intestino, oltre ad essere il “secondo cervello”, ospita un universo, il “Microbiota intestinale”, autentico mondo dentro di noi, un ecosistema che ospita un grandissimo numero di specie microbiche e che, a tutti gli effetti, costituisce una porzione strutturale dell'apparato digerente.

Troviamo altri microbioti a livello cutaneo, respiratorio e genito-urinario, ma il più conosciuto è senza dubbio quello intestinale, composto da moltissime “comunità” microbiche, ognuna delle quali svolge una funzione precisa, all’interno di un delicato equilibrio omeostatico definito “eubiosi”, in relazione alla salute del nostro organismo, contrapposto alla “disbiosi”, che si verifica in condizioni patologiche.

In pratica quando ci alimentiamo, i primi ad essere nutriti sono i batteri “probiotici” che vivono nel nostro intestino, e una flora batterica adeguata è il presupposto fisiologico necessario al normale funzionamento dell’intero organismo, andando ad influire non solo sul benessere intestinale ma, soprattutto, sullo stato di salute nel suo complesso, attraverso la modulazione dell’ assorbimento di nutrienti e per il tramite delle complesse interazioni nervose che hanno portato a definire l’intestino “secondo cervello”, come si diceva:

a livello intestinale si conta infatti oltre mezzo miliardo di cellule nervose, organizzate in reti neurali interconnesse, essenziali per la fisiologia intestinale, e non solo.

Probiotici

Questa classe di preparati per la salute ha radici antiche, in alimenti e bevande fermentate,presenti ovunque nelle tradizioni popolari e in medicina etnica.

Il “probiotico” risale ai primi anni del ‘900, quando lo scienziato russo Elia Metchnikoff (Илья Ильич Мечников) a cui fu conferito il Premio Nobel per la Medicina, nel 1908 correlò longevità dei contadini bulgari al consumo abituale di prodotti del latte fermentato.

Oggi per probiotico si intende un microrganismo ospite abituale dell’intestino umano, in grado di resistere all'azione di succhi gastrici, acido cloridrico, enzimi intestinali e sali biliari, in modo da poter colonizzare l’intestino con effetti benefici (eubiotici) per la salute e di antagonizzare microrganismi patogeni, contribuendo al controllo di sostanze tossiche.

Fra i batteri “buoni” si ricordano: Bifidobacteria, (quali B.animalis, B.breve, B.infantis, B.longum, B.adolescentis, B. lactii) e Lactobacilli (L.acidophilus, L.casei, L.jonsonii, L.reuteri, L. rhamnosus, L.salivarius, L.plantarum, L.crispatus).

I probiotici non vanno confusi con i “prebiotici”, disaccaridi indigeribili, presenti in determinati alimenti o commercializzati come integratori, che favoriscono la crescita e l’attività dei batteri probiotici presenti nel colon.

Associazioni di prebiotici e probiotici e nello stesso integratore vengono dette “simbiotiche”, e sono utili per rifornire substrati energetici specifici alla flora batterica del colon. L’utilità dell’assunzione di probiotici è legata a molti fattori, ad iniziare dalla competizione con microrganismi dannosi per sottrazione di nutrimento e/o per occupazione competitiva dei siti di adesione sulle pareti intestinali.

La fermentazione operata dai probiotici (fermentazione lattica) porta inoltre alla produzione di acido lattico e acidi carbossilici a corta catena, con conseguente diminuzione del pH intestinale, utile alla e creazione di un ambiente sfavorevole ai microrganismi patogeni, con conseguente riduzione di metaboliti tossici, pro-infiammatori per la mucosa intestinale e dannosi per la salute dell’organismo, soprattutto ammoniaca, notoriamente tossica per il cervello, nonché nitrosamine, responsabili dell’insorgenza di tumori del fegato.

Definizione ufficiale di probiotico

Secondo FAO e OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità) i probiotici sono “organismivivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano benefici alla salute dell'ospite”, con riferimento esplicito a microrganismi non patogeni, naturalmente presenti negli alimenti o aggiunti ad essi, ed “escludendo riferimenti ad agenti bioterapeutici e a microrganismibenefici non utilizzati in ambito alimentare”.

I cosiddetti batteri “lattici” (LAB, Lactic Acid Bacteria), lattobacilli e bifidobatteri, sono i più comuni microrganismi probiotici, presenti in alimenti fermentati come lo yogurt, fonte peraltro quasi nulla di probiotici realmente, attivi visto che i batteri vengono uccisi dai succhi gastrici dopo l’assunzione:

il documento FAO/OMS specifica infatti che sono definibili “probiotici” solo microrganismi in grado, una volta ingeriti in adeguate quantità, di esercitare funzioni benefiche perl'organismo.

Va inoltre ricordato che la colonizzazione intestinale da parte di probiotici ètemporanea, esaurendosi pochi giorni dopo che l’assunzione viene sospesa.

Campi di utilizzo dei probiotici


La diarrea associata agli antibiotici (AAD, Antibiotic-Associated Diarrhea) è uno deiprincipali ambiti di impiego di probiotici, con efficacia che dipende dai ceppi utilizzati e dalloro dosaggio, potendo determinare riduzioni fino al 50% dei casi di diarrea, normalmentesenza effetti indesiderati. 

Uno studio inglese del 2007 ha evidenziato come il consumo preventivo di un prodotto a base di latte fermentato con Lactobacillus casei, in aggiunta ai normali fermenti dello yogurt, riduca l'incidenza di diarrea associata ad antibiotici e ad infezione da Clostridium difficile.

Un altro studio del 2010 suggerisce che gli effetti positivi dei probiotici nella prevenzione di infezioni secondarie a terapia antibiotica, siano correlati al fatto che l'ingestione di batteri non patogeni può sollecitare il sistema immunitario, mantenendolo attivo.

Probiotici sono anche impiegati nella prevenzione di diarree infettive da rotavirus nei bambini.

Batteri colonizzanti l'intestino sono in anche capaci di modulare il sistema immunitario mucosale, attraverso un “cross talk” (“dialogo incrociato”) con il sistema immunitario intestinale (GALT: Gut Associated Lymphoid Tissue).

Ricerche hanno altresì dimostrato che l’assunzione di probiotici può diminuire l'incidenza di infezioni respiratorie (e di carie) nei bambini, nonché gravità e durata della cosiddetta “diarrea del viaggiatore” negli adulti.

Un interessante meccanismo appare connesso con la desensibilizzazione deilinfociti T verso stimoli pro-infiammatori, che potrebbe spiegare l’effetto di alcuni ceppi probiotici nella dermatite atopica e nell’asma nei bambini.

Inoltre, visto che i batteri lattici sono in grado di trasformare lattosio in acido lattico,l'assunzione di ceppi attivi può essere utile in soggetti intolleranti al lattosio e migliorare la qualità della vita in pazienti affetti da disturbi gastrointestinali (gonfiore, dolori addominali).

I batteri lattici sono utili anche nel trattamento complementare delle infezioni da Helicobacterpylori (ulcera peptica, gastrica e duodenale) in associazione a prazolici e antibiotici, secondo protocollo.

Molte patologie gastroenterologiche, dalla malattia infiammatoria intestinale,al cosiddetto “colon irritabile”, trovano possibile concausa nell'alterazione della floramicrobica, rendendo razionale la correzione con probiotici.

Anche nei soggetti obesi si rileva alterazione della flora batterica intestinale, rendendo razionale la messa in atto di strategie probiotiche.

Anche il trattamento della stipsi cronica rientra nei campi di utilizzo dei probiotici, specie se associati a fibre prebiotiche.

Altri ambiti di utilizzo di probiotici sono le patologie da malassorbimento di minerali,la prevenzione di proliferazione di flora patogena in condizioni di stress, la prevenzionedelle infezioni chirurgiche e il trattamento di infezioni uro-genitali, dove studi in vitro hannoevidenziato attività nel trattamento di infezioni urinarie e nelle vaginosi batteriche, dovei probiotici possono interferire in modo utile, riducendo la microflora patogena.

Gravidanza e allattamento rappresentano sono altre importanti situazioni di impiego dei probiotici, anche per la prevenzione delle “atopie” dell'infanzia.

Promettenti ricerche attualmente riguardano inoltre l’ambito oncologico (prevenzione deltumore del colon), metabolico e cardiovascolare (ipercolesterolemia, ipertensione).

Nuovi orizzonti

La Spirulina, impropriamente definita “microalga”, in realtà costituita da “cianobatteri”, phylum di batteri fotosintetici, unicellulari procarioti, a crescita planctonica in acque dolci o salmastre e ora coltivata in tutto il mondo per le sue eccezionali caratteristiche, entra nella composizione di svariati integratori alimentari per la ricchezza in proteine (tre volte più della carne di manzo), con tutti gli amminoacidi essenziali, acidi grassi, ferro altamente assimilabile, vitamine e altri importanti oligoelementi, essenziali per la vita.

Fondamentale l’origine, che deve essere in acque di coltivazione non contaminate da metalli pesanti e sostanze chimiche, e controllata in ogni fase del ciclo produttivo (meglio quindi il prodotto nazionale).

Se essiccata al di sotto di 40 gradi la biomassa che se ne ricava è ancora viva e vitale, utilizzabile tecnologicamente quale inoculo: questa notizia mi è sembrata di particolare interesse, occupandomi da sempre di problematiche gastroenterologiche, in quanto potrebbe porre integratori a base di spirulina un una “via di mezzo”, fra probiotici e prebiotici.

Ho così avviato una serie di esperienze in soggetti affetti da patologie varie, accomunate da irregolarità intestinale, associando agli usuali probiotici che normalmente utilizzo, e alle raccomandazioni dietologiche personalizzate, anche l’impiego sistematico di 5-10 grammi al giorno di una preparazione a base di spirulina certificata e coenzima Q10 (importante per molti aspetti metabolici) evidenziando un effetto praticamente sistematico e particolarmente rapido in termini di riequilibrio della funzione intestinale e di miglioramento generale.

Dopo questa fase pilota è mia intenzione proseguire lo studio anche con tecniche di valutazione più raffinate, al fine definire i criteri posologici più adeguati (raccomandabile una posologia crescente) e più adeguati alle diverse problematiche, di questa nuova classe che mi sentirei di battezzare con un nuovo termine: preprobiotici.

A cura di

Angelo Maria di Fede,

Specialista in Allergologia ed Immunologia clinica,
Specialista in Geriatria e Gerontologia,
Specialista in Medicina preventiva, Comitato scientifico di ND, Natura docet: la Natura insegna.

Come abbiamo visto nell'approfondimento di Angelo Maria di Fede, l´origine della Spirulina è fondamentale.

Per questo noi di Ethos siamo orgogliosi di proporre ai nostri clienti solo Spirulina Purissima e 100% made in Italy.

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